domenica 29 luglio 2007

Siamo in molti a correre


In questi due mesi fermo dalle corse ho notato che sono in molti a correre.
Sul lungomare napoletano, ad esempio, mentre ci fermavano i carabinieri di guardia all’ambasciata americana per un nostro improvvisato cameracar, osservavo uomini e donne correre sotto un sole a picco, facendosi slalom tra la folla.
Ma anche sotto casa mia a Roma, nelle sveglie tra il giorno e la notte per cogliere l’alba, c’è sempre qualcuno che passa sgambettando in abbigliamento tecnico. A volte mi capita osservarli nel trasferimento in macchina tra una location e l’altra o nei frequenti sopralluoghi che faccio in tutta Italia. Li vedo scorrere attraverso il mio finestrino e a volte sembra un'apparizione. Non dico nulla a chi mi sta a fianco ma osservo in silenzio, come sul lungomare di Bari, nei parchi di Bologna e Milano, nei paesaggi selvaggi del Salento o della Calabria.
Io sempre con un esposimetro o una macchina da presa, nella bolgia emozionante e frenetica del set, noto questi miei “colleghi” nel gesto semplice della corsa. Un po’ mi viene da invidiarli e un po’, quasi sempre, mi viene da pensare “ se potessi corrergli a fianco, li lascerei subito dietro”. Ma mentre penso a ciò sono già lontani.

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