domenica 25 marzo 2007

Spostamenti e chilometri

logo tratto dal sito www.stramilano.it

Questi ultimi 7 giorni hanno segnato per me quasi un record (non sportivo).
Lunedì Roma Bologna. Martedì Bologna Roma e rientro in serata a Bologna. Mercoledì Bologna Padova e di nuovo Bologna. Giovedì Bologna Voghera e poi Milano. Venerdì Milano Bologna. Sabato Bologna Roma. Oggi (domenica) sono rimasto a casa.
Penso poi che chilometri e spostamenti sono relativi; ad esempio mi viene in mente il mio amico Franco che ogni giorno si fa Napoli Trieste andata e ritorno (anche se in aereo).
Domenica prossima non mi spaventa lo spostamento che farò fino a Milano (anche se prima sarò tra Bologna, Voghera e Viareggio) ma mi intimoriscono i 21,097 km che mi aspettano della Stramilano...
Se siete da quelle parti avrò il pettorale n.526

domenica 18 marzo 2007

La maratona di Roma, la Coppa del Mondo e le buone azioni quotidiane

eccomi con la Coppa del Mondo (quella vera)

Questa settimana, in preparazione della Stramilano del 1 aprile, piccola delusione sui 4x3000 metri (con 1 km di recupero) . Dopo le prime due ripetute a 10’28’’ e 10’38’’ (rispettivamente a 3’29’’ e 3’32’’ al km), già nella terza ero un po’ in affanno (percorsa in 11’ netti a 3’40’’ al km) e purtroppo nell’ultima ripetuta mi sono fermato dopo 1km e 700 metri per stanchezza. Ora mi è rimasto un ultimo test, settimana prossima, sui 3x5000 metri: speriamo bene!
Settimana intensa anche nel lavoro: spot con la coppa del mondo (quella originale della finale). Emozionante tenerla in mano. Forse più emozionante però stamattina vedere passare sotto casa mia la Maratona di Roma. Dopo un incitamento ad Alberico Di Cecco (purtroppo come sapete non gli è andata bene) ho aspettato qualche minuto e mi sono accodato ad un gruppo che viaggiava intorno ai 4’ al km. Bellissimo passare per un Roma in festa e con così tanti spettatori ad incitare. Ho percorso con il gruppetto circa un 14km e poi ho rigirato verso casa per concludere i 22km che avevo di lungo lento.
Tornando indietro sul lungo Tevere ho avuto un po’ di nostalgia del correre in gara e, forse complice questo clima di sport puro e festoso, ho addirittura compiuto due buone azioni nei km restanti verso casa (ciò solitamente non accade facilmente…). Ho scortato un podista che si era ritirato in zona ponte milvio verso la metro per poi farlo tornare in zona partenza e poi ho rimesso la catena della bici ad una signora che proprio non ce la poteva fare. Che dire: la corsa rende più buoni…




lunedì 12 marzo 2007

Andrea Lalli, Danilo Di Luca e la Maratona di Roma

Danilo Di Luca, foto tratta dal sito www.ansa.it
Ieri, dopo un ottimo lento sulla strada parco di Pescara (20km 1h20'17'') con l'instancabile Alessandrio Di Cintio (trovi su di lui un interessante post sul blog di Mario http://mariodebenedictis.blogspot.com/2007/03/il-sonno-del-giusto.html#links ), il giovane Alessio Bisogno (che ogni tanto provava a viaggare intorno ai 3'30'' - poi fermato "d'autorità" da me ed Alessandro) e l'immancabile Mario De Benedictis, torno a casa per vedere, su Rai Sport, i Campionati Italiani di Corsa Campestre. Oltre a riammirare i paesaggi visti fino a qualche giorno prima (la gara si disputava infatti a Villa Lagarina in provincia di Trento) finalmente posso vedere in azione il neo seniores Andrea Lalli. Grande prova la sua che fa sperare per il futuro del mezzofondo italiano. Andrea non ha certo bisogno di presentazione (pochi mesi fa ha vinto il titolo europeo di corsa campestre juniores) ma il passaggio dagli juniores ai senior di solito non è indolore. Lui ha invece dimostrato carattere, è arrivato terzo a pochi secondi dal campione uscente Gabriele De Nard, battendo Ruggero Pertile e il suo compaesano Luciano Di Pardo. Grande Andrea, continua così!!!
Il giorno prima mentre viaggiavo tra Bologna e Pescara altra bella notizia: Danilo Di Luca vince la Milano Torino, la decana delle classiche italiane (ovviamente di ciclismo!!!).
Che dire: ci aspettiamo grandi cose la prossima settimana dalla Maratona di Roma. Speriamo nella vittoria di qualche italiano, o meglio di un altro atleta abruzzese, ma per scaramanzia non facciamo nomi!

lunedì 5 marzo 2007

Ho visto anche topi a Bolzano


Il destino di una famiglia spesso scorre, in forme e modi diversi, di padre in figlio.
Più di trent'anni fa mio padre, allora di qualche anno più giovane di me adesso, si trovava, spaesato, ai piedi delle Dolomiti per il suo primo contratto da docente. Lo smarrimento iniziale fu subito colmato dalla conoscenza di una ragazza locale che divenne poi mia madre.
A distanza di tanto tempo eccomi di nuovo da quelle parti proprio a raccontare (per un documentario) storie di docenti e di emigrazione. Rivivo le emozioni paterne della scoperta e del ritrovarsi d'improvviso dal monotono paesaggio della pianura padana alle vallate circondate dai monti.
Oggi finito il lavoro corro solitario 18km notturni sulla ss12 tra San Giacomo e Bolzano e penso a mio padre come si doveva sentire quando arrivò in quello sperduto paesino. L'autostrada era ancora in costruzione e la Pescara degli anni '70 non era certo il Trentino di questi ultimi anni.
Ad un tratto un topo mi taglia la strada. Mi viene in mente un verso di Claudio Lolli parafrasato in “ho visto anche topi a Bolzano”. Forse non ci crederete ma sul lungotevere non mi è mai capitato...