sabato 24 febbraio 2007
Cortometraggi
Il primo è Come a Cassano, girato a Bari e diretto da Pippo Mezzapesa. Ha avuto una menzione ai Nastri d'Argento 2006.
Il secondo è Tana libera tutti di Vito Palmieri girato a Roma, in cinquina ai David di Donatello 2006.
ll terzo è Il sogno di Nando di Fabrizio Colucci girato a Taranto
Buona visione!!!
domenica 18 febbraio 2007
Il paradosso del competitore
domenica 11 febbraio 2007
Tevere pioggia e notte
Correre sul lungotevere di notte è come sprofondare in un mondo parallelo. Da casa mia il passaggio dalla strada trafficata al ciottolato che costeggia il fiume è senza soluzione di continuità. Non vi sono né scalini né deviazioni, la strada semplicemente scende, scende fino a dove è possibile: a pochi centimetri dall’acqua.
I rumori della città si fanno più ovattati e, a differenza del giorno, l’intensità luminosa è meno di un quarto rispetto al mondo sovrastante. Le pupille si dilatano e viene naturale rallentare per qualche centinaio di metri. Gli occhi poi si abituano alla penombra e si ritorna alla velocità iniziale.
Mi è capitato qualche giorno fa di correre lì di notte. Il cielo nonostante fosse nuvoloso emanava una luce propria e faceva da contrasto alle calde luci dei lampioni sparse ogni tanto sul percorso. Mi viene da pensare, mentre corro, come nel mio lavoro sia laborioso ricreare un’atmosfera simile: fare avvertire le tonalità fredde di un cielo notturno assieme alle calde della luce artificiale. Ripenso a film visti ultimamente giocati con queste tonalità e mi viene in mente la fotografia di Christopher Doyle in Lady in the water e la Trieste di Fabio Zamarion in La sconosciuta.
Ecco che inizia a piovere. Piove seriamente, anche dei fulmini cadono molto vicini alla città. In pochissimo tempo sono fradicio ma continuo a correre imperterrito (non avevo comunque altra scelta poiché stavo già ripercorrendo la via del ritorno).
A volte sbaglio l’appoggio del piede e mi trovo dentro una pozzanghera. Avere i piedi bagnati Ë una brutta sensazione, l’unico antidoto è appunto correre, correre senza fermarsi. Continuo a notare le calde incandescenze che rispecchiano nel Tevere e in tutto questo marasma mi sento un po’ mitico. Ripenso ad imprese storiche e mi immedesimo: Coppi che valica solitario un passo dolomitico, Bordin che vince l’Olimpiade, l’Italia campione del mondo nel 1982, Marco Pantani, Stefano Baldini, Mike Tyson, Maradona…
Dopo tutto questo pensare mi sento anche un po’ coglione perché sto andando a non meno di 4 minuti al chilometro in una normalissima seduta di corsa lenta di un qualsiasi amatore.
Il bello della corsa è che, se stai bene fisicamente, ti dà tempo per pensare a tutt’altro e anche a fantasticare su ogni cosa.
Arrivo poi a casa, mi levo le scarpe sennò è un massacro per la moquette e metto subito in lavatrice tutto quello che avevo addosso. Mi accorgo che tutti gli indumenti che ho usato hanno impregnato l’odore del Tevere.
Entro dentro la doccia e sono troppo felice dell’acqua calda che mi scorre addosso...
lunedì 5 febbraio 2007
Campionati Regionali di Corsa Campestre

Assieme a Marco Agresta (terzo assoluto e primo di categoria)
Alessandro Di Cintio (secondo assoluto)
Ieri Campionati Regionali di Corsa Campestre. Sorpresa: mente vado a prendere il pettorale scopro che la mia categoria (amatori) non è presente perché la gara è riservata esclusivamente alla categoria Master. Domanda: ma se la settimana prima si era svolta il Campionato di Corsa Campestre riservato agli Assoluti e naturalmente la nostra categoria era esclusa, se non corriamo con i Master con chi corriamo?
Senza darmi e ne ricevere una risposta, opto per gareggiare fuori gara, con un pettorale contrassegnato con una X , forse nel caso qualcuno avesse da protestare.
Si parte nel Parco D’Avalos, un parco che ha segnato la mia infanzia di corridore: qui vinsi le mie prime gare tra il1988 e il 1990 arrivando con alcuni miei coetanei che poi di strada ne hanno fatta, due nomi per tutti Danilo Di Luca e Massimo Oddo. Sempre nello stesso parco, nella categoria degli anni antecedenti al nostro, già primeggiava e si distingueva Alberico Di Cecco.
Ed è proprio Alberico Di Cecco che ritrovo, naturalmente da spettatore, alla gara. Inoltre arriva il presidente della nostra società Gianni Petrella, il direttore tecnico, nonché mio allenatore, Mario De Benedictis, e altri due atleti della Runners Adriatico: Alessandro Di Cintio e Mauro Viola, oltre alla ex azzurra Romina Rastelli.
La partenza vede subito al comando Nourredine Makhloufi e Alessandro Di Cintio, segue Mauro Battista e dopo qualche metro eccomi assieme a Marco Agresta. Mi sento bene e il ritmo non mi pare eccessivo. Noto che l’ottimo Alessandro inizia a perdere un po’ di terreno su Makhloufi ela sensazione è di recuperare preziosi metri. Dopo circa 2 chilometri cerco addirittura di staccare Agresta e cambiare ritmo. Ed ecco che nel giro di poco (un chilometro) mi sento in subbuglio lo stomaco e decido di fermarmi… Misera figura, soprattutto in una location che tanto rappresenta per me e con tante persone, per me importanti, a vedermi! Non mi rimane che vedere l’arrivo in solitaria di Makhloufi, il buon secondo posto di Alessandro Di Cintio e il terzo di Marco Agresta (primo della sua categoria).
Nonostante tutto è stata comunque una piacevole giornata, sperando per le prossime volte in risultati migliori…